Alidada

Alidada

 

Trittico. Disegni a grafite su carta intelata

Dimensioni: 106 x 94 cm cad.

Anno 2016

 

Il trittico rappresenta il cielo nei due emisferi, quello nord a sinistra e quello sud a destra.  Al centro un disegno con le linee guida di un astrolabio.

  

L'astrolabio, la cui paternità è ancora incerta ma è da attribuire a studi grechi poi elaborati dagli arabi nel IX secolo, fu il primo strumento non solo in grado di permettere all'uomo l'orientamento spaziale, ma anche quello spazio-temporale e contribuì allo sviluppo scientifico dell'umanità, dando le basi che hanno portato all'invenzione tecnologica del moderno GPS.

L'astrolabio permetteva di capire, per osservazione diretta e senza la necessità di troppi calcoli matematici, la meccanica celeste e il movimento apparente delle stelle. Basandosi su coordinate longitudinali dava la conoscenza della nostra posizione e quella degli astri più importanti nel cielo, la loro altezza e il nome, nonché la posizione del sole nell'ellittica rispetto a tali astri, l'ora e il giorno di osservazione e, in più, riferimenti astrologici oltre a quelli astronomici. 

L'Astrolabio era insomma la rappresentazione in piano del cielo in un dato momento e in una data posizione. In poche parole si trattava di un orologio astronomico portatile, con la mappa del cielo e delle costellazioni più importanti.

Oggetto indispensabile nella navigazione e negli studi astronomici, era non soltanto un capolavoro d'artigianato, viste le ridotte dimensioni che ne permettevano la maneggiabilità, ma anche un oggetto prezioso, ricco di lavorazioni, miniature e pietre preziose, che lo rendevano un vero e proprio miscuglio di arte e scienza. 

Sostituito prima dal sestante, poi dal telescopio, dalla trigonometria e dalla tecnologia moderna, oggi l'astrolabio è oggetto raro e di molto valore, memoria dimenticata dell'antica ricerca dell'uomo di volgere lo sguardo al cielo in cerca della giusta strada, della propria direzione, della propria stella.