HPLC - Hidden Particles Lose Community

HPLC _ Hidden Particles Lose Community

 

Video Full HD - Durata: loop infinito

Location: Laboratorio di Chimica organica, La Sapienza, Roma

Anno: 2011

Regia e montaggio: Nicole Voltan / Musica di: Nicole Voltan

Girato con Videocamera HD Canon Legria HF R17

 

 

Link:

https://vimeo.com

 

 

 

 

Il video inquadra un vecchio apparecchio HPLC, da cui il titolo dell'opera. Lo strumento, oramai datato e sostituito quasi definitivamente con il pc, viene utilizzato nei laboratori di chimica per separare, riconoscere qualitativamente e quantificare singolarmente, i vari componenti di una unica sostanza omogenea.

La telecamera riprende con un'inquadratura semi fissa e nel dettaglio, i movimenti di un pennino meccanico che traccia su carta millimetrata, a volte lentamente, altre in modo più deciso, gli studi e le analisi scientifiche atte a determinare i processi di separazione degli elementi microscopici di una sostanza.

L'analisi scientifica si mescola con la visione artistica e la documentazione del reale si sostituisce improvvisamente ad una più soggettiva, in cui il processo di separazione viene annullato mediante un'utopistica inversione temporale.

La suddivisione degli elementi in parti singole viene così cancellata a poco a poco, nel tentativo dell'artista di riparare un tutt'uno che è stato razionalmente e in precedenza separato. Il determinismo umano però impone con forza le sue convinzioni e ripristina l'analisi. Qui si crea un nascosto conflitto tra frattura e riunione che si trasforma in un loop infinito di tracciati, in cui il dinamismo visivo è l'unico vincitore.

 

" [...] L'inutilità e la ciclicità dell'automatismo e del risultante tracciato, lega l'installazione "Robot Disegnatore" alla video proiezione HPLC Hidden Partcles Lose Community, dove scrittura e cancellazione continua, disintegrano il concetto di separazione degli elementi. Viceversa, il pennino, fulcro e legame tra i due lavori, rivela l'inutilità del processo di dissociazione. Il suo spostamento [...] diviene perciò “illusorio”, poiché nulla di definito viene tracciato e tutto sembra casuale. Il segno a terra rappresenta dunque, in un meccanismo che sembra quasi “surreale”, il bisogno o il limite umano di dover necessariamente categorizzare l'intero universo. Tuttavia, la divisione appare “inutile” al di fuori di una visione complessiva, nella quale ogni porzione partecipa al tutto [...]"

Carla Capodimonti e Simona Merra per PARA Klàsis Profilo dinamico Interno, Galleria Cinica 2013

Il progetto vuole riflettere sull'antropologico bisogno e desiderio di comprendere l'equilibrio intrinseco delle cose. L'uomo per sua natura, necessita di ordinare e catalogare tutto per trovare un senso comprensibile.

Il mondo, il cosmo od ogni essere vivente contiene in sé un'infinita miscela di elementi inscindibili, che siano essi molecole, livelli, neuroni o astri, talmente numerosi e vasti che la mente umana non è in grado di comprendere. E così nel nome della conoscenza e del raziocinio, l'uomo non solo classifica o mette un ordine alle cose (anche se talvolta il suo ordine è in realtà intrinsecamente più complesso dell'apparente disordine) bensì divide e disgiunge, separa gli opposti, che siano essi amore o odio, vita o morte, singolarità o tutto, dimenticando spesso che quelle frazioni contengono, nell'essenza, egli stesso.

E quando ne prende consapevolezza, egli continua comunque a disgiungere e separare, come se in verità fosse possibile manipolare quello che è l'equilibrio stesso delle cose. Ma è l'essenza stessa del dinamismo degli eventi, degli elementi e dell'uomo stesso che, nascondendo un profondo e ciclico movimento oscillatorio, varia da un opposto all'altro, dall'instabilità alla fermezza, dal bilanciamento allo squilibrio, amplificando apparentemente quella suddivisione che andrebbe in verità dimenticata.

Le singolarità sono in relazione e in comunicazione tra loro. Il movimento non esiste se non si riconosce il concetto di stasi. L'uomo non fa parte della natura, ma è egli stesso natura. Se si spinge verso il basso, si riceverà una spinta uguale e contraria verso l'alto. Se da una parte una montagna sorge, da un'altra si creerà una voragine. E se due cose sono attratte naturalmente una dall'altra, si possono separare forzatamente, ma il tempo ristabilirà presto la loro giusta unione.

Così si scopre che, nonostante si dividano le cose, esse rimarranno sempre collegate.

L'equilibrio tra le parti, gli opposti, gli uomini e la natura tenderà sempre all'immutabilità, nonostante tutto quello che facciamo razionalmente per impedirlo.

 

 

Riferimenti scientifici:

La cromatografia è un metodo analitico utilizzato per separare, riconoscere qualitativamente e quantificare singolarmente, i vari componenti di una unica sostanza omogenea.

Si tratta di un processo chimico-fisico che permette di separare le varie molecole tra loro, grazie al fatto che queste tendono naturalmente a ripartirsi in modo diverso a seconda della loro affinità.

Nonostante il processo dinamico di separazione, in cui ogni componente della miscela è in continuo trasferimento da una fase stazionaria a una mobile, la sostanza si ripartisce mantenendo però lo stesso rapporto proporzionale in tutti i passaggi di frazionamento.

La relazione e la continua competizione tra le parti stabilisce quindi un costante stato di equilibrio di ripartizione che rimane infinitamente immutato.

PARA KLàSIS Profilo dinamico Interno - mostra personale presso Galleria Cinica, palazzo Lucarini Contemporary (2013) a cura di Carla Capodimonti e Simona Merra